Immagina - Bz Akira Santjago Feat. PensieroCroma



Immagina - Bz Akira Santjago Feat. PensieroCroma from snowcrashproject on Vimeo.


"Immagina, PensieroCroma (Bonazzi, Curetti, Somovigo, Bono feat.Aroni) 2012- Cd Soglie. Dopo trent'anni nel cassetto questa musica di Giuseppe prende vita e il tema di chitarra non può essere che "e allora dai dai..." (il resto del testo fatto in mezz'ora di trance) proponendo così l’invito ad immaginare di proiettarti alla fine del cammino della tua vita per poter pensare a ciò che saresti potuto essere se ci avessi creduto. Ti capita mai?... Poi io e Giuseppe fondammo gli InAcustico, ma questa è un’altra storia..." Fabio Curetti

"il girare in tondo, il voler alle volte fuggire nella fantasia, la deviazione, come scendere in profondità, come volontà, la stanchezza simboleggiata dal vecchio, che scende in profondità per immaginare un vita diversa; l'immaginazione come forza curatrice e formante, l'armatura, il desiderio di una vita diversa, famiglia, affetti, contrapposta all'isolamento necessario per arrivare in fondo al cuore, il futuro di lotta che ci aspetta, una lotta che avviene sopratutto sul piano della pura immaginazione;" Bz

"Gli uccelli nati in una gabbia pensano che volare sia una malattia" Alejandro Jodorowsky

è un mondo reale come il mondo dei sensi e dell'intelletto, un mondo che richiede una specifica facoltà percettiva, pienamente reale come le facoltà della percezione sensoria o dell’intuizione intellettiva. Tale facoltà è la Pura Immaginazione, la Visione.

Immaginario è diverso da Non-Reale, è qualcosa che non rimane estraneo, all'Essere e all'Esistente, da non confondersi... con la Fantasia;

"perchè se ti hanno tolto la capacità di immaginare, allora non esiste, se non lo dicono la tv e i giornali, non esiste, se non c'è nell'immaginario che ti è stato costruito in testa, non esiste..." Bz

"Sempre l'indiano mi consigliò, anni prima, di prendere l'abitudine di immaginare della luce entrarmi dentro e rendermi più forte. Poteva funzionare anche per quei cari che mi erano lontani, e così, anche questa pratica, fece la comparsa in ogni giorno che passai sulla nave. Mi ero privato di cibi succulenti, di tante bottiglie di rum, di bestemmie ed imprecazioni da elencare davanti al resto dell'equipaggio. Mi ero privato di giocare a carte, di dormire molto, di oziare, di pensare solo a ciò di cui mi stavano privando". "Come andò a finire, Capitano?"
"Acquisii tutte quelle abitudini nuove, ragazzo. Mi fecero scendere dopo molto più tempo del previsto".
"Vi privarono anche della primavera, ordunque?"
"Sì, quell'anno mi privarono della primavera, e di tante altre cose, ma io ero fiorito ugualmente, mi ero portato la primavera dentro, e nessuno avrebbe potuto rubarmela più". Alessandro Frezza

"Le descrizioni della psicopatia, o delle personalità sociopatiche, parlano di incapacità di immaginare l'altro. Gli psicopatici sono bravissimi nel valutare le situazioni e nell'accattivarsi il prossimo. Percepiscono, valutano, connettono, sfruttando tutte le occasioni. Di qui il loro successo nel manipolare gli altri. Dove lo psicopatico è molto meno versato è nell'immaginare l'altro al di fuori di una fantasia di utilità: nell'immaginare l'altro come autentica interiorità, con bisogni, intenzioni e sentimenti propri. Un'educazione che in qualunque modo trascuri l'immaginazione è un'educazione alla psicopatia. È un'educazione che dà come risultato una società sociopatica di sfruttamento dell'altro. Impariamo come gestire gli altri e diventiamo una società di manipolatori." James Hillma

"Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro ai tragici ragazzi che hanno scelto le suicide atrocità fasciste e ai malfattori comuni, siciliani o no, che si sono messi a disposizione, come killer e sicari.Io so tutti questi nomi e so tutti i fatti (attentati alle istituzioni e stragi) di cui si sono resi colpevoli. Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi. Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l’arbitrarietà, la follia e il mistero. Tutto ciò fa parte del mio mestiere e dell'istinto del mio mestiere." P.P.Pasolini.

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