Ignore Alien Orders - Bz Akira Santjago

MashUp : Bz Akira Santjago
Music : Retouch - Dystopia

"Gli Ordini Alieni sono le Voci che non hanno nulla a che fare con il tuo vero Sentire" Akira Basho

Mi chiamo Akira Basho, e sono un Dumper. Nella Netsfera il mio nome è HCF.

Nella Realtà di Base sono un Dumper e scarico memoria malevola per reversarla e analizzarla. E poi disattivarla. Appartengo al dipartimento RAM della TOHA. RAM è un acronimo, sta per Reverse Alien Memory.

Il mondo è popolato da Alieni mostruosi e invisibili, si confondono e nascondono tra gli umani; io però riesco a vederli. Riesco a leggere il loro codice. Invisibili e seducenti, controllano le persone, le trasformano, cambiando loro la mente.

Si sostituiscono a Dio, si interpongono tra me e Dio, tra me e me stesso. Disconnettono le persone da se stesse, le disconnettono da Dio. Quale crimine potrebbe essere peggiore?

Alieni, agenti della Silicon Life Society, un'Organizzazione malevola con tentacoli ovunque, come quelli di un'aberrante creatura lovecraftiana venuta dallo Spazio Profondo; una Cupola mafiosa che gestisce la Netsfera Spettacolare, creando mostri Alieni in serie che attaccano e distruggono dimensioni spirituali individuali e rendono sempre più mediocre la società. Luci colorate, megafoni, amplificatori titanici, palchi spettacolari. È come vedere un Alieno che dall'alto, attacca il Pianeta Terra, come nei cartoni animati giapponesi degli anni 80. Io riesco a vederli, perché ho chiuso gli occhi. Se non chiudi gli occhi non riuscirai mai a vederli. Ho chiuso gli occhi e ho deciso di ignorare i loro ordini (Ignore Alien Orders).

Sono un Dumper, lavoro per la resistenza, ma il mio non è propriamente un lavoro, è più una missione. Ho una katana e una pistola con me, ma servono a poco contro questi mostri. Loro agiscono su un altro piano. Posso al più difendermi, prendere tempo, ma per neutralizzarli devo dumpare il codice malware dal loro core, capire come disattivarlo. E farlo in fretta.

Oltre il limite del bosco c'è un'altura. La luna piena illumina la casa fatiscente gettando ombre sinistre tutto intorno. L'edera secca si arrampica sulle pareti scrostate, e le ombre sembrano mani ossute che graffiano i muri. Tra le assi marce, filamenti neri pulsano come vene di un organismo vivo, segno che l'Alieno ha già colonizzato la struttura. Lì è tenuto prigioniero il ragazzo. L'Alieno lo controlla e il ragazzo non lo può vedere.

Devo essere cauto, avvicinarmi come una volpe si avvicina a un pollaio di notte. Trovare un modo per entrare nella casa e poi procedere. Individuare l'Alieno, hackerare il suo sistema, dumpare il malware. Studiare il codice Alieno per poi disattivarlo.

Reversare un Alien Code non è mai facile perché è progettato per rendere difficile qualsiasi analisi. È un codice pieno di trappole e offuscamenti. È reversare un codice che fa di tutto per non essere reversato.

Uno dei modi più efficaci per disattivare questi Alieni è agire sui loro sistemi di occultamento, per disattivarli. Se il ragazzo riesce a vedere l'Alieno, non potrà far altro che scappare e il Vampiro Cosmico perderà la sua preda. Questi Alieni sono come Vampiri, si nutrono dell'energia spirituale delle loro vittime, senza le quali, non sono niente.

Riesco ad entrare in cucina da una finestra lasciata aperta. L'odore di muffa e legno marcio mi assale subito, mescolato a quello ferroso della ruggine. Sul tavolo, piatti incrinati coperti da polvere spessa come cenere; una sedia giace rovesciata presumibilmente da anni. Le assi del pavimento scricchiolano al minimo peso, e devo dosare ogni passo. La camera del ragazzo si trova presumibilmente al piano superiore. Mi muovo silenzioso come un gatto nero tra i vecchi mobili dell'abitazione. Il rilevatore di segnali extraterrestri mi guida verso l'alto. Due movimenti veloci e agili e sono davanti alla porta della camera da letto del ragazzo. La lancetta del rilevatore impazzisce. Ci siamo.

Dallo zaino, tiro fuori il portatile, lo apro, il clic metallico della cerniera sembra come un tuono in quel silenzio. Lo schermo si accende con un bagliore azzurro che fa a pezzi l'oscurità del corridoio. Apro la shell bash. Il segnale spirituale wireless del mostro è tanto forte quanto malevolo e tossico. Devo fare in fretta prima che si accorga della mia presenza.

Digito pochi comandi. Bypasso il firewall alieno attraverso sequenze di pacchetti anomali e riesco a entrare nel sistema. Subito l'interfaccia si riempie di stringhe che scorrono veloci, simboli estranei, caratteri distorti come glitch impercettibili. Avvio lo script per individuare e dumpare il malware.

Dump in corso, mancano pochi minuti e avrò il codice Alieno. Il portatile vibra leggermente, come se la macchina stessa faticasse a contenere ciò che sta leggendo.

Dump in corso. Una barra di avanzamento si muove lenta, crudele.

2 minuti alla fine del processo.

1 minuto. Dump completo!

Boom!! La porta si squarcia in un'esplosione di pezzi di legno e schegge. Tentacoli furibondi fuoriescono impazziti. Il ragazzo mi vede, ma non vede il mostro, pensa sia io il colpevole dell'esplosione. Io invece, ho chiuso gli occhi da tempo e posso vederlo. Vedo una bocca distorta sbavante, decine di occhi e tentacoli come serpenti striscianti. Devo prendere tempo, trovare un modo per reversare velocemente il codice. Non dovrebbe essere difficile. È un Alieno di basso livello. Chiudo il portatile, lo infilo nello zaino e fuggo giù per le scale di legno, sperando che non cedano sotto il peso dei miei anfibi.

Trovo rifugio in uno stanzino, una sorta di piccolo magazzino. Riprendo l'analisi. Sento rumori pesanti che si avvicinano. Ho bisogno di alcuni minuti. Questa volta devo agire sul kill switch del malware e terminare il processo principale che governa il mostro. In pochi passaggi riesco a capire la funzione main del codice malevolo e cosa devo fare. Estraggo gli indirizzi che mi interessano e li do in pasto allo script automatico che genera il payload dell'exploit. Il mostro è sempre più vicino, non ho tempo...

La porta del magazzino esplode con violenza mentre premo invio...

Alcuni tentacoli mi afferrano le gambe, le braccia e il collo. Sento la violenza della loro stretta. Non respiro, il tentacolo intorno al mio collo si stringe sempre più forte. Non respiro...

Il payload raggiunge il core dell'Alieno, manda in overflow i buffer giusti, esegue lo shellcode fatale e termina il processo principale. I tentacoli si allentano e mentre il mostro crolla verso il pavimento, riprendo faticosamente a respirare. Nella semi oscurità, illuminato dalla luce lunare, vedo il viso del ragazzo dietro l'aberrazione morente, con gli occhi sbarrati dal terrore. Si allontana e mi guarda confuso.

Gli dico: "Non ti preoccupare. È morto, ora sei libero"

This is Alien Code.
If you want to be free,
close your eyes and
Ignore Alien Orders.


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