Hacker Fest - Bz Akira Santjago
Dedicata all'Hacker Fest di ieri sera e alle mille altre Hacker Fest che verranno.
La Zona Temporanea Autonoma (TAZ) di Hakim Bey è un concetto che descrive spazi di libertà, al di fuori del controllo statale e delle istituzioni. Si tratta di momenti di insurrezione creativa e spontanea, in cui la gerarchia e il potere vengono sospesi temporaneamente, permettendo un'esperienza di autonomia radicale.
Bey (pseudonimo di Peter Lamborn Wilson) immaginava le TAZ come territori mentali e fisici dove individui e comunità potevano vivere secondo le proprie regole, senza lasciare tracce permanenti che le autorità potessero reprimere. Un esempio pratico potrebbero essere le comuni anarchiche temporanee, i festival alternativi o gli eventi hacker non ufficiali..
Il concetto di TAZ può essere assimilato a un Hacker Fest caotica, dove hacker e menti ribelli si aggregano attorno a “strani attrattori”, idee, progetti, esperimenti, generando un vortice creativo fuori controllo; le regole ordinarie si dissolvono e l’imprevedibilità diventa una forma di magia: connessioni inattese, intuizioni fulminee, nuove forme di espressione e sovversione emergono spontaneamente. Qui valgono regole non scritte, il dono della conoscenza, la collaborazione spontanea e l’improvvisazione. Un Hacker Fest, un evento hacker underground che sfida il sistema, creando uno spazio di libertà temporaneo dove il codice diventa strumento di sovversione e gioco.
Non so che farmene delle vostre Rivoluzioni.
Sono spiriti liberi, amanti innocenti, sognatori, romantici e leali; persone poetiche in armonia con la vita. Raggiungono profondità che non potete capire, perché hanno una connessione speciale con l'Universo e con la Natura. Il loro tocco è insolito, l'intimità con loro è insolita, insolita è la chiarezza con cui vedono le cose. Percorrono i sentieri più dolorosi della vita, ma non perdono mai il coraggio di sorridere, di essere altruisti, di sostenere gli altri, di sentirsi sempre grati. Sono così intuitive con le loro emozioni che vi spaventano. E non per quello che sono vi spaventano, ma per quello che voi non siete.
Voi fate finta di niente, e io farò in modo che voi non siate niente.
Vivo tutto ciò che creo.
Quando ti sembrano cancellati l'entusiasmo, la speranza, l'amore,
questi tre sentimenti meravigliosi,
allora parti per l'avventura con coraggio.
L'avventura della vita.
Questa vita, oggi, qui, con questi pesi
Questa materia con cui si costruisce il miracolo di una cattedrale di gioia
(Robert Baden-Powell)
Immagine: Dipinto di Peter Reuterberg
La Zona Temporanea Autonoma (TAZ) di Hakim Bey è un concetto che descrive spazi di libertà, al di fuori del controllo statale e delle istituzioni. Si tratta di momenti di insurrezione creativa e spontanea, in cui la gerarchia e il potere vengono sospesi temporaneamente, permettendo un'esperienza di autonomia radicale.
Bey (pseudonimo di Peter Lamborn Wilson) immaginava le TAZ come territori mentali e fisici dove individui e comunità potevano vivere secondo le proprie regole, senza lasciare tracce permanenti che le autorità potessero reprimere. Un esempio pratico potrebbero essere le comuni anarchiche temporanee, i festival alternativi o gli eventi hacker non ufficiali..
Il concetto di TAZ può essere assimilato a un Hacker Fest caotica, dove hacker e menti ribelli si aggregano attorno a “strani attrattori”, idee, progetti, esperimenti, generando un vortice creativo fuori controllo; le regole ordinarie si dissolvono e l’imprevedibilità diventa una forma di magia: connessioni inattese, intuizioni fulminee, nuove forme di espressione e sovversione emergono spontaneamente. Qui valgono regole non scritte, il dono della conoscenza, la collaborazione spontanea e l’improvvisazione. Un Hacker Fest, un evento hacker underground che sfida il sistema, creando uno spazio di libertà temporaneo dove il codice diventa strumento di sovversione e gioco.
Non so che farmene delle vostre Rivoluzioni.
Sono spiriti liberi, amanti innocenti, sognatori, romantici e leali; persone poetiche in armonia con la vita. Raggiungono profondità che non potete capire, perché hanno una connessione speciale con l'Universo e con la Natura. Il loro tocco è insolito, l'intimità con loro è insolita, insolita è la chiarezza con cui vedono le cose. Percorrono i sentieri più dolorosi della vita, ma non perdono mai il coraggio di sorridere, di essere altruisti, di sostenere gli altri, di sentirsi sempre grati. Sono così intuitive con le loro emozioni che vi spaventano. E non per quello che sono vi spaventano, ma per quello che voi non siete.
Voi fate finta di niente, e io farò in modo che voi non siate niente.
Vivo tutto ciò che creo.
Quando ti sembrano cancellati l'entusiasmo, la speranza, l'amore,
questi tre sentimenti meravigliosi,
allora parti per l'avventura con coraggio.
L'avventura della vita.
Questa vita, oggi, qui, con questi pesi
Questa materia con cui si costruisce il miracolo di una cattedrale di gioia
(Robert Baden-Powell)
Immagine: Dipinto di Peter Reuterberg