Hacker Game - Bz Akira Santjago
Mash Up: Bz Akira Santjago
Music: Bz Akira Santjago (HCF)
La mia contronarrazione artistica è un collage sbagliato. Sbagliato per i tonti. Una ferita aperta per la Silicon Life Society, fatta di mashup video, composizioni musicali, racconti che non finiscono, immagini rubate, suoni distorti. Non è arte. È un Gioco di Ruolo. Un Hacker Game. Taglia e cuci, vomita e incolla. Prendi la realtà, remixala a 160 bpm, e guarda come cambia.
“Gli hacker, nella loro ingenuità idealistica, rivelano sempre le cose che hanno scoperto, senza riguardo ai soldi, i segreti delle aziende, o le cospirazioni del governo. Noi non abbiamo nulla da nascondere, e questa è la ragione per cui siamo relativamente aperti nelle nostre faccende. […] Ma il fatto che non siamo disposti a giocare al gioco dei segreti, ci trasforma in una minaccia tremenda agli occhi di coloro che vogliono tenere le cose importanti fuori dalla portata del pubblico. Ormai ci sono molte persone normali che condividono i valori degli hacker, cioè la libertà di parola, il potere dell’individuo davanti allo stato o alle corporation […] perché la difesa dell’individuo è il vero punto importante.” Emmanuel Goldstein
[Diario di un TerroArtista] -= MITM - HCF =-
Il guscio del coleottero biomeccanico si apre come la porta di un confessionale. Non sei tu a confessarti, è lui. Affondi le mani nel suo ventre, tra circuiti pulsanti e fluidi cibernetici appiccicosi. Scricchiolii, sangue nero, denso, oleoso, cavi spiraliformi. L'odore è quello della carne vecchia arrostita misto plastica fusa.
Sei sdraiato ventre a terra, le mani dentro il mostro, a rovistare tra interiora cyborg. La Silicon Life Society ha nascosto I dati qui, come peccati inconfessabili... Segreti pericolosi tra le ossa di bestie biomeccaniche. Le capsule mnemoniche sono sepolte profondamente, protette da strati di crittografia organica. Le tue dita scavano come lame chirurgiche. Ma in quel corpo c'è solo un pezzo. Un frammento. Una briciola di memoria...
Sedici anni. Una vita, se sei un cane. O un detenuto. Li hai passati qui. A fare questa roba. A sporcarti le mani. A pestare tasti, a detournare immagini, fare a pezzi film, cutappare parole, liberare suoni e musica. A urlare dissenso.
L'hai capito sin da subito: il banco era truccato. Il banco è truccato. Il contatore che si ferma a 500 views. Per ogni mashup. Sempre. Tipo maledizione digitale. Messaggio cifrato: "Stai al tuo posto, stronzo."
Il gioco? Non è un gioco. È una messa in scena e il dungeon master in giacca e cravatta, ha il sorriso da padrino e le dita sporche di vaselina e potere...
È solo un frammento. Non basta. Ci sono gli altri corpi. Decine e decine. Tutti collegati tra loro, come un alveare biomeccanico. Le loro menti si parlano. Parole criptate; un coro di bugbot che condivide un unico sogno corrotto.
Accendi l'MITM: un parassita digitale. Scava nella rete come un verme nella carne. Una larva sintetica affamata di segreti. Una volta attivo, ascolta, decodifica la rete e inizia a pulsare. Cerca tra I nodi gli altri frammenti. I pacchetti dati diventano voci. I codici, ricordi. I frammenti, confessioni. Una mappa mentale, nascosta a pezzi nei gangli nervosi di una colonia mostruosa. I segreti della Silicon Life Society.
La Silicon Life Society. Circoli, circoletti: un coacervo di poser baciaculonanti. Cani ammaestrati. Lecchini a tempo pieno. La voce ce l'hanno solo quando sono in branco e abbaiano solo a comando.
Mai uno che si sia alzato a dire: "Oh, ma cosa stanno facendo? Cosa stiamo facendo?"
Mai una parola fuori dal copione.
Mai un'opera che non fosse perfettamente allineata al vangelo della cupola.
D'altronde sono solo servi e mercanti.
Ora fanno I dissidenti. I ribelli. I profeti. Diffondono incenso velenoso negli occhi dei tonti. Deliri spirituali per vendere l'ennesima illuminazione in saldo.
Recitano la parte delle vittime, dopo 30 anni su palchi spettacolari a sbruffoneggiare e a riempirsi I portafogli, protetti e pompati dalla mafia.
Dopo I primi cinque mashup, la cosca, la setta, la loggia, ti manda I suoi messaggeri. Gente vestita da persone perbene. Puzza di compromesso ovunque; avevi/hai la maschera antigas per questo.
Minacce eleganti: "Rivedi le tue ambizioni."
Tradotto: "Smettila o ti spengo."
Sempre stati tonti. Non hanno mai capito niente. Come mosche contro il vetro: sbattono, cadono, ripetono.
Non mi sono fermato. Ho alzato il volume altre centinaia di volte.
Centinaia di frankenstein digitali, monster mashup cuciti a mano. Con molta cura.
Nessuna cupola. Nessun branco. Nessun uomo a proteggermi. Solo l'eterno.
L'eterno che è sole e scudo.
Quando finalmente l'MITM geme in un ultima vibrazione lunga e profonda, capisci che è finita.
Hai tutto. I loro segreti sono tuoi. Sorridi e non per gioia... Perché l'oblio, anche oggi, ha perso.
La città si estende all'infinito, un labirinto di metallo e silenzio. Avanzi, portando con te le memorie recuperate. Mensab, l'IA benevola, ti attende.