Perche non compari più nei tuoi video e non fai più le videomusiche come le facevi prima?

Akira: Perchè le ho già fatte. Non devo creare prodotti da vendere, voglio creare libero ed esplorare, sperimentare.

Nel desolato livello delle rovine, appena sotto la superficie, tra neve, ghiaccio e aria rarefatta, avanzi con cautela; il viso coperto da una maschera collegata a una bombola di ossigeno riposta nello zaino. L'ambiente è animato da minacce silenziose: insetti giganti si muovono tra i resti metallici di antiche strutture. Dopo interminabili ore di ricerca, scorgi un artefatto tecnologico, sepolto sotto il ghiaccio, stranamente intatto e sconosciuto. Un cubo nero e alieno.

Con la fredda scatola nera tra le mani, ti accovacci al riparo di un'abitazione in rovina, lontano dagli insetti colossali che si muovono lentamente, rallentati dal ghiaccio. Con mani abituate alla precisione, tremanti di cuorisità ed entusiasmo, estrai dal tuo kit un set di microstrumenti: pinzette, mini-cacciaviti, alcuni analizzatori e un rilevatore di impulsi. Inizi a smontarlo, individuando i punti di giuntura e delineando nella tua mente, delicate connessioni tra i componenti interni, ognuna più aliena e complessa della precedente. Ogni filo, ogni circuito racconta parte della storia frammentata di un'intelligenza antica e raffinata.

Man mano che ti addentri nel cuore dello strano cubo, noti segnali di impulsi intermittenti, come un codice che pulsa ancora di vita. Colleghi il rilevatore e inizi a decodificare lentamente i segnali residui, cercando nel tuo deck schemi o istruzioni che possano un minimo aiutarti. Non hai alcun dubbio, sono frammenti di una mappa dimenticata e stringhe di dati che potrebbero essere chiavi di accesso ad altre tecnologie nascoste. Ogni scoperta ti spinge sempre più a fondo, in una danza di logica e intuizione, nella speranza che quest'antico oggetto contenga le risposte che cerchi e, forse, anche qualcosa di più grande.

Il "reverse engineering" è l'esigenza, la pretesa da parte degli utenti di poter aprire, esplorare, modificare la tecnologia, secondo le proprie esigenze, ampliare e quindi sviluppare nuove caratteristiche per adattare ogni cosa al quadro tecnologico, che è sempre in evoluzione. è esplorazione in tempo reale oltre le possibilità ordinarie;

Akira: oggi mio padre mi ha madato queste foto e ha scritto "il mio computer"; io gli ho chiesto "si è rotto?" e lui "No, l'ho solo smontato e rimontato. Ero curioso di capire come era fatto: la CPU è raffreddata per dissipazione di calore tramite una striscia di rame che riscaldandosi sottrae calore; attraverso un condotto con griglia l'aria viene poi buttata fuori.."

Mio padre è il vero Reverse Engineer.

Acaruzza: Vabe, abbiamo capito da chi hai preso XD.


Biomega, Reverse Engineer Journal

Black Box
Mash Up: Bz Akira Santjago
Music: Carpenter Brut - Anarchy Road

Il buio, nel labirinto della Città, è totale. C'è qualcosa di inumano nelle sue strade, nelle sue altezze, nelle sue torsioni impossibili. Lo percepisci come un'immensa macchina fatta di vicoli che si stringono e respirano, quasi fosse un organismo vivente.

Cammini da tempo, ore o forse giorni. Hai affrontato Safeguard, creature di una simmetria glaciale e letale e Predoni della Silicon Life Society. Li hai vinti, sei sopravvissuto, ma senti che la Città si richiude dietro di te. Il tecno-visore, nascosto dalla tua maschera da Trickster, pulsa seguendo quasi il ritmo del tuo cuore; come fosse un’estensione della tua volontà: ogni volta che lo usi, non si limita a manipolare l’ambiente, ma sembra espandere qualcosa di più profondo dentro di te.

Dopo aver scalato un muro quasi verticale, trovi un'uscita, una distesa buia che chiama e respinge insieme. Sotto di te, la Città si apre, lasciando intravedere forme nebulose e pulsanti. Le luci delle architetture lontane sembrano labbra che sussurrano il tuo nome.

Proseguì, lasciandoti guidare dal Cyber Deck. Quando appare quella figura, ti blocchi. Un lampo lo attraversa: non è una Safeguard. Ha il volto nascosto da un casco da motociclista. Gli occhi verdi, puntano dritto su di te con uno strano misto di curiosità e nostalgia.

"Akira… sei qui", dice l'estraneo, con una voce che pare scaturire dalle viscere della Città stessa.

"Akira?" tu, whoami, replichi, sentendo il nome sfumare in quella parola. "Non sono... Io non.."

"Non ti ricordi?" risponde l'R-Human, che ora si è avvicinato tanto da poterti appoggiare una mano sul petto. "Sapevo che saresti arrivato… Akira."

Quell’affermazione ti trapassa la mente come una scarica elettrica. Tu, whoami, non riesci a fissarlo, incapace di replicare. È come se l'intera struttura della realtà stesse crollando dentro di te, e il Cyber Deck, quasi rispondendo a quella rivelazione, emette un tenue bagliore.

"Akira…" sussurri, e la voce ti sembra tua e non tua, come se un eco di un'identità dimenticata stesse risalendo in superficie.

"Sì," continua il Cyber Samurai, con un sorriso che rivela più ombre che rassicurazioni. "Akira, tu sei stato qui molto tempo fa. Hai creato il REBOP e radunato i Blam Punk, per combattere contro la Silicon Life Society."

A ogni parola, tu, whoami, senti il passato e il presente sovrapporsi. Memorie che non ti appartengono, o che forse hai dimenticato, ti affiorano nella mente come visioni spezzate. Vedi la Città da prospettive inconcepibili, come se potessi smontarla e ricomporla a piacimento, piegarla al tuo volere. La sensazione non ti turba; al contrario, ha il sapore di qualcosa che ti appartiene da sempre.

"Sono io, Akira Basho" dici, lasciando che le parole ti scivolino tra i denti come una conferma inevitabile. "Ma non capisco... Perché non me ne ricordo?"

"Non te ne ricordi perché hai scelto di dimenticare," sussurra il Cyber Centauro, "per sfuggire al peso che porti, alle delusioni, ai tradimenti. Non hai voluto rimanere intrappolato nella tela che tu stesso avevi tessuto; così hai creato una nuova versione di te, una coscienza libera dalla memoria, ma non dal potere."

Tu, whoami, o Akira, senti il Cyber Deck vibrare, quasi pulsare al ritmo della rivelazione. In un solo gesto, capisci di poter piegare la Città a tuo piacimento, riscrivere muri, vicoli, gli edifici stessi. Tutto è a portata della tua volontà. Il potere ti chiama, e ti chiede di essere esercitato.

"E adesso che lo sai," conclude il Cyber Samurai, nell'oscurità pulsante della Città, "cosa farai.. Akira?"

Tu, Akira, abbassi lo sguardo, come ad immergerti nelle profondità del tuo tecno-visore. Senti il richiamo della Città, il desiderio di riscriverla, di rimodellarla, ricrearla. Allo stesso tempo, avverti la tentazione di abbandonare tutto, di tornare a vagare come un'ombra senza passato né futuro.

Alzi lo sguardo verso lo sconosciuto, un sorriso enigmatico sul volto, ma l'R-Human è scomparso.

"Finirò quello che ho iniziato."

Chieditelo, almeno una volta nella tua vita, chieditelo. Chi sei? Chi sono io? Ti dicono come vivere, chi amare, cosa mangiare, cosa pensare mentre con un telecomando in mano ti stai auto-annientando l'immaginazione. Chieditelo. Non li ascoltare, non li devi ascoltare. Preti dello Spettacolo, falsi profeti, scimmie ammaestrate con il basso e la chitarra elettrica in mano sotto luci colorate. Scimmie da pulpiti, scimmie da palchi elettorali, scimmie, venditori di pentole. Non andare ai loro squallidi concerti, non li votare. Spegni le loro tv. Snowcrashali. Faranno di tutto per allontanarti da chi sei veramente e da Dio. Chi sei veramente? Chiedilo a Dio chi sei, diventa uno Zero, chiudi gli occhi e lo vedrai...

Nathan, Thomas, quando sarete grandi leggerete queste cose, forse sarò morto, forse sarò solo un vecchio decrepito, ma Akira Basho sarà ancora vivo, vivrà per sempre; cercatelo, entrate a far parte del REBOP, diventate Hacker, Decoder, Rebopper, Samurai, diventate Artisti Acari, diventate Blam Punk;

La Fine dello Spettacolo deve ancora incominciare.

Se permettiamo a media, giornalisti e comunicatori di definire la nostra realtà (perché non vogliamo o non ci è consentito conoscere più di quanto ci viene presentato), lasciamo che siano gli altri a definire la nostra percezione del mondo. Quando però esploriamo i meccanismi nascosti dietro le narrazioni mediatiche, invertiamo il nostro rapporto con esse. Andiamo oltre il consumo passivo di informazioni (quali notizie o immagini accettate senza analisi), e possiamo veramente ottenere il controllo della nostra percezione della realtà. Non siamo più costretti ad adattarci passivamente alla narrazione dominante, ma diventiamo soggetti autonomi, capaci di comprendere, decodificare e modificare i messaggi che ci vengono proposti.

In questo modo, possiamo liberarci dall'alienazione spettacolare, rovesciando la narrazione a vantaggio della nostra autonomia critica, sfidando la retorica imposta dagli interessi politici ed economici di chi crea e diffonde i contenuti. Non solo impariamo a comprendere in profondità la narrazione (come funziona e perché), ma apprendiamo anche come modificarla, riprogettarla per costruire una nuova interpretazione della realtà. Così, non siamo più vincolati dai titoli di giornale, dai frame narrativi o dalle nostre abitudini percettive. Quando utilizziamo la narrazione contro le intenzioni di chi la produce, ci difendiamo dal condizionamento che ci è stato imposto nel nome di un progresso che spesso è illusorio e ingannevole.

Il "reverse engineering" dovrebbe essere applicato non solo ai dispositivi tecnologici, ma ad ogni aspetto della vita, compreso il modo in cui interpretiamo e partecipiamo alle narrazioni proposte dai media.

Nel silenzio opprimente del labirinto, un suono flebile giunge alle tue orecchie. È un sussurro metallico, distorto, quasi un glitch nel codice della Città. Alzi la testa, i tuoi sensori percettivi si sintonizzarono sul rumore. A qualche metro di distanza, nascosta tra le ombre, c'è una figura. Un corpo esile, dalle proporzioni umane, con innesti che lo rendono una fusione inquietante tra carne e metallo.

La creatura ha una luce negli occhi, una luce che vibra di una consapevolezza antica. Si avvicina lentamente, i suoi movimenti fluidi. Si ferma a pochi passi da te e i suoi occhi brillano di un'energia familiare, quasi fraterna.

"Sei stanco", dice la voce della creatura, distorta eppure melodiosa; sembra come provenire da un altro strato della realtà.

Te, whoami, annuisci, troppo affranto per rispondere. La creatura ti mette una mano sulla spalla. La sua pelle è fredda, eppure il contatto sembra trasmettere un calore che va oltre il fisico.

"Capisco il peso che porti", continua. "Ti sembra che tutto ciò che hai fatto sia vano, che le battaglie non abbiano mai fine. Ma ricorda: tu sei colui che riscrive la realtà. Non sei mai veramente in trappola, non sei mai veramente sconfitto. Tu crei ciò che è, e ciò che sarà."

La guardi negli occhi, cercando di capire se è solo un'altra illusione del labirinto. Ma c’è qualcosa in quell'essere, qualcosa di antico e vero.

"Non posso darti riposo," ti dice, "ma posso ricordarti chi sei. Sei colui che trasforma il mondo attraverso la sua volontà. La città di Noise ti attende, e con essa, un nuovo inizio. Il tuo cammino non è finito, non finché ci sono nodi da sciogliere e codici da riscrivere. Riprendi il controllo, whoami, e ricorda: il labirinto non è mai stato una prigione. È sempre stato la tua tela."

La tua mente si schiarisce come se un velo si fosse sollevato. È vero. Il labirinto di metallo, le Safeguard, la Netsfera... tutto ciò che ti circonda non è altro che un riflesso della tua volontà. Sei il creatore, il codificatore. Hai semplicemente dimenticato la tua vera natura.

Con un respiro profondo, ti rialzi. Il peso che senti nel petto sembra dissolversi. Guardi di nuovo la creatura, ma la figura si è già allontanata, dissolvendosi tra le ombre del labirinto.

Sorridi. Per la prima volta da giorni, ti senti ritemprato. Le tue mani, abituate a modellare la realtà, si muovono con nuova energia. Il metallo inizia a piegarsi al tuo volere. Il corridoio ti si apre davanti. Ora sai cosa devi fare.

Siete tutti Puff Daddy.
La vostra Fine è il mio Inizio.
Quando andai per la prima volta dal mio Sheikh, egli mi chiese "Perchè sei qui? Vuoi diventare qualcuno o accetti di essere uno zero?" Pensai "Chi può dire di voler essere uno zero?". Lo Sheikh aggiunse "Se non accetti di diventare uno zero devi andartene, perchè questa è la mia fabbrica e tutto quello che faccio è produrre degli zeri. Questa è la lotta, questa è la scelta: o diventi qualcuno, qualcuno di speciale, oppure lasci spazio a Dio."

La realizzazione è un'altra cosa, oggi è diventato tutto estremo, quindi la popolarità è vista come successo anche se non sei capace di fare nulla; una persona con un talento, dovrebbe realizzarsi nell'esprimerlo e poi magari, come conseguenza, avere anche un ritorno equilibrato, ma un cardio chirurgo vale più di un coglione su un palco e c'è da dire anche un'altra cosa; il medium è il messaggio diceva Mc Luhan, una persona che sta su un palco idolatrata da migliaia di persone, a prescindere da quello che canta, che oggi è artisticamente imbarazzante e delirante, sta trasmettendo un altro messaggio: io sono un dio fascista e voi siete i miei sudditi, io io io sono un dio fascista che può abusare di voi (sono tutti come Puff Daddy e anche peggio); poi le persone vogliono diventare come questi qui che tra l'altro oggi non sanno fare un cazzo, inutili, senza alcun talento, anzi socialmente dannosi;

neve bianca
no tv
sono il bug/beg (bisognoso o qualcuno in cerca)
chi sei tu?

uno zero
pelle blù
io chi sono?
lo sai tu

who am i
sono hacker samurai
who am i
certo non mi prenderai

zero uno
è un mistero
io chi sono?
uno zero

who am i
sono hacker samurai
who am i
certo non mi prenderai

"frammenti di un cuore esploso..."

Le luci pallide delle torri di conversione della materia si allungano come lame taglienti attraverso il vuoto metallico della Città: una distesa infinita di strutture e corridoi che si intrecciano in un caos geometrico. Migliaia di livelli sotto la superficie, in un angolo dimenticato dalla Netsfera, un’ombra si muove furtiva nei condotti del cyber labirinto: whoami. È un mondo senza cielo, dove l'aria è densa di polveri sintetiche, e il silenzio vibra di ronzii elettronici. Una realtà insondabile, una distesa di strutture ciclopiche e corridoi oscuri che sembrano non avere fine. Il metallo corroso da ere di abbandono sussurra al passaggio di chiunque è abbastanza folle da attraversare quei luoghi dimenticati.

Avanzi senza un suono. Il tuo volto, è nascosto dietro una maschera dall’aspetto folle e inquietante: un ovale bianco, con due orbite nere per gli occhi e una bocca che tratteggia ironica, il sorriso stilizzato di un teschio. Il cappuccio a punta, rosso-rosaceo, fa risaltare quel volto artificiale come un simulacro spettrale di una realtà dimenticata. Il naso, un piccolo cuoricino nero rovesciato, completa quella maschera beffarda, sinistra eppure quasi giocosa, il viso di una creatura a metà tra un clown e un trickster.

"sono stanco di questo schifo, stanco di questa merda, quando finirà tutto?" pensi

Non sei né l’uno né l’altro. Sei un hacker, un netrunner che non gioca secondo le regole della Realtà di Base; la maschera funge da tecnovisore che si occupa, tra le tante cose, anche di proiettare davanti ai tuoi occhi una tastiera virtuale attraverso la quale puoi inserire codici nella shell del sistema, semplicemente intercettando con le dita la visione fantomatica.

La tua specialità è la riconfigurazione diretta della Realtà di Base, una tecnica proibita per il sistema corrotto delle Safeguard. Dove la maggior parte dei tecnoshaman o hacker più folli tenta di collegarsi alla Netsfera per manipolare i sistemi, tu, whoami, agisci diversamente: il tuo cyberdeck penetra direttamente nella carne stessa della Città, alterando la struttura fisica del mondo senza mai toccare i nodi della Netsfera. Segnali wireless, jamming, interferenze, e anche connessioni dirette.

"è quello che si meritano.. Silicon Life Society, cyborg senza anima, nè dignità, senza testa, nè cuore; ho voglia di pisciare sul loro occhio, sull'occhio che tutto vede; no.. che tutto guarda e nulla vede.. non può vedere il mio cuore!"

Avanzi, le dita pronte sulla cyber tastiera. Con un comando, puoi deformare corridoi, distorcere il metallo, piegare la Realtà. Una katana nera affilata dietro le spalle. Un’arma antica, che nelle tue mani sembra pulsare con energia nuova, una fusione perfetta di uomo e tecnologia, di passato e futuro. Non hai bisogno di colpire spesso; la tua mente è affilata quanto la lama, e preferisci aggirare, hackerare i tuoi nemici.

Le Safeguard, entità create per mantenere l’Ordine nel Caos della Città, ora sotto il controllo della Silicon Life Society, ti stanno cercando. Senti la loro presenza elettrica nell'aria. Non sono solo macchine; sono costruite per cacciare, cancellare, distruggere ogni entità che rappresenta un'anomalia. E whoami, tu, sei l'anomalia per eccellenza. Ma conosci quei demoni meccanici meglio di quanto loro conoscono se stessi. Le tue dita scivolavano velocemente nel vuoto, piccoli riflessi blu si accendono all'interno del tuo cyber visore mentre il codice fluisce come sangue nelle tue vene.

"La loro cattedrale si sgretola, si sgretola mentre uno tsunami di vergogna li travolge; è il cazzo che si meritano; e sia!"

"Reconfiguration" mormori, la tua voce soffocata dalla maschera, quasi come una preghiera dimenticata. Un battito silenzioso percorre il pavimento sotto i tuoi stivali, e in un istante il corridoio si riconfigura. Le pareti si allungano e si contorcono, i cavi che serpeggiano nel soffitto si fondono in nuove forme, creando un labirinto che neanche gli algoritmi più avanzati possono decifrare. Cerchi di tenerle a distanza, di ostacolarle.

"Troppo vicine..." pensi. Le tue mani scivolano rapide. Gli occhi si socchiudono mentre scansioni codici. Le pareti tremano. Un gruppo di Safeguard emerge dalle ombre. Macchine mortali con corpi metallici e slanciati, pronte a terminare la loro caccia. La luce nei loro occhi sintetici brilla di un rosso intenso, mentre si avvicinano, lame e artigli già pronti a colpire.

"mi dicono.. sei un insetto, questo labirinto mi fa sentire un insetto.. si un insetto, un acaro, un hacker.."

Appaiono come spettri, con volti privi di espressione, simili a statue di pietra e ossa metalliche intrecciate. I loro occhi emettono una luce sinistra, mentre sondano la struttura alterata. whoami, tu, li attendi, nascosto nell’ombra. Non arretri. Al contrario, le dita danzano velocemente sulla tastiera virtuale inserendo una serie di comandi rapidi. In un attimo, il flusso di codice invisibile che sostiene la struttura del corridoio si spezza. Code Breaker.

"Override Completed."

I cavi sopra di te si muovono. Le pareti si piegano come metallo fuso, e le superfici cambiano forma. Le Safeguard, che fino a quel momento stavano avanzando in linea retta, si trovano imprigionate in una distorsione dello spazio. I loro sensori ottici vanno in corto circuito, incapaci di tracciare la nuova configurazione. Le unità si muovono confuse, cercando di ricalcolare le coordinate.

Una di loro tenta di avanzare, ma tu, l'hacker, agisci velocemente. Con una rapida sequenza di comandi, alteri la gravità in quel punto preciso del corridoio. La Safeguard, precipita verso l'alto e si schianta con forza contro l'alto soffitto; il suo corpo metallico si accartoccia sotto la pressione del nuovo campo gravitazionale.

"bash ha spezzato le loro maschere di silicio; geniale, non si può dire altro che... geniale; e non è ancora finita.."

Un sibilo meccanico si solleva. Le altre unità riescono a riconfigurare il percorso e ti si lanciano contro. Ma tu, il netrunner, come un abile giocatore di scacchi, sei già in azione. Scivoli in un angolo, piegando il codice del pavimento: una porzione di metallo si solleva e si deforma in una barriera, separandoti da loro per alcuni istanti preziosi. Questa volta però non ti limiti a deformare lo spazio: attacchi direttamente i protocolli di controllo delle Safeguard. C'è un sorriso nascosto dietro la tua maschera.

"Access Granted."

Un’ondata di interferenze attraversa i corpi delle macchine, le loro braccia si bloccano, le articolazioni si irrigidiscono. Penetri i loro sistemi, usando codici primitivi ma efficaci, paralizzandole in piena corsa.

"Deactivation Completed."

Le Safeguard si fermano, il loro corpo immobile, prigioniero nel flusso di dati che le governa. È una danza invisibile tra la mente e la macchina, e tu, whoami, sei il maestro. Un ronzio basso rompe l’equilibrio. Un ultima Safeguard, più evoluta delle altre, riesce a bypassare il blocco. I suoi occhi si accendono di una luce rossa accecante, e il suo corpo scatta con una velocità disumana. Indietreggi, il cyberdeck ancora attivo. L’unità è troppo veloce, troppo vicina. Comprendi che non puoi fermarla solo con il codice.

La tua mano scivola sull'elsa della katana. Il metallo scivola fuori dal fodero, liscio e silenzioso. La lama nera taglia l’aria con un sibilo. Il colpo è perfetto, eseguito con la maestria di un samurai. La testa della Safeguard si separa dal corpo in un lampo di scintille azzurrine. L’unità collassa, i suoi sistemi spenti per sempre.

"insetti, siamo insetti, si insetti, acari e siamo sempre di più..."

Rimani fermo per un momento, osservando il nemico sconfitto. Non ami usare la spada. Non più. Non sei un guerriero, non nel senso tradizionale. Ma in quella città senza fine, la violenza è inevitabile, e talvolta persino l'hacker più abile deve sporcarsi le mani. Con un respiro controllato, riponi la katana e riprendi il tuo lavoro. Le Safeguard sono sconfitte, per ora. Ma la Città, con i suoi segreti oscuri e la sua logica inumana, non si ferma. Ogni passo avanti porta nuovi pericoli, nuovi codici da decifrare, nuove realtà da riconfigurare.

Non stai cercando la gloria. Non cerchi il potere. Vuoi solo comprendere l'essenza della Città, quella verità nascosta che sfugge persino ai suoi abitanti più potenti. Il tuo cyberdeck emette un segnale breve, e le pareti che ti circondano si aprono in un passaggio. È tempo di continuare la tua missione. La riconfigurazione della realtà non è solo un atto di ribellione: è una necessità. La Città è malata, corrotta fino al midollo da codici e strutture che minacciano di collassare su se stesse e chiunque osa avvicinarsi alla verità della sua esistenza, viene cancellato.

"frammenti, siamo frammenti di un cuore esploso.."

Il tuo cyberdeck si illumina di nuovo, e il codice danza tra le tue dita. La realtà intorno si deforma un’altra volta mentre continua il tuo viaggio verso l'ignoto.

"siete blatte; nascondetevi, accendo la luce e questo è il cazzo che vi meritate!"

Esiste solo il Re dei Re (Gesù), arrenditi e diventa il suo Servitore (Samurai).

Una volta c'erano tre murid (discepoli) seduti di fronte allo Sheikh, il maestro. Questi si rivolse al primo dicendo: «Prendi il cammello che si trova là fuori e portalo sul tetto». Il murid rispose: «Ma come faccio, non sono così forte, è impossibile!». «Va bene, non importa», disse lo Sheikh. Chiese allora al secondo: «Portami un elefante». Questi rispose: «Ma Maestro, non ci sono elefanti dalle nostre parti, come faccio a trovarne uno!». Infine si rivolse al terzo: «Esci e mangia la montagna qui davanti». Il murid balzò in piedi, si precipitò fuori, aprì la bocca e urlando: «Dio è il più Grande!» corse verso la montagna. Più lui correva più la montagna si rimpiccioliva, fino a diventare così piccola che la prese tra due dita, se la mise in bocca e la mangiò.

Pensa le loro facce, quando hanno capito che sei un Servitore del Re dei Re;

8 In quello stesso momento, alcuni Caldei si fecero avanti e accusarono i Giudei, 9 dicendo al re Nabucodonosor: «O re, possa tu vivere per sempre! 10 Tu hai decretato, o re, che chiunque ha udito il suono del corno, del flauto, della cetra, della lira, del saltèrio, della zampogna e di ogni specie di strumenti deve inchinarsi per adorare la statua d'oro. 11 Chiunque non s'inchina e non adora deve essere gettato in una fornace ardente. 12 Ora ci sono dei Giudei, ai quali tu hai affidato l'amministrazione della provincia di Babilonia, cioè Sadrac, Mesac e Abed-Nego, che non ti danno ascolto, non adorano i tuoi dèi e non s'inchinano alla statua d'oro che tu hai fatto erigere». 13 Allora Nabucodonosor, irritato e furioso, ordinò che gli portassero Sadrac, Mesac e Abed-Nego; questi furono condotti alla presenza del re. 14 Nabucodonosor disse loro: «Sadrac, Mesac, Abed-Nego, è vero che non adorate i miei dèi e non vi inchinate davanti alla statua d'oro che io ho fatto erigere? 15 Ora, appena udrete il suono del corno, del flauto, della cetra, della lira, del saltèrio, della zampogna e di ogni specie di strumenti, siate pronti a inchinarvi per adorare la statua che io ho fatta; ma se non la adorerete, sarete immediatamente gettati in una fornace ardente; e quale Dio potrà liberarvi dalla mia mano?»
16 Sadrac, Mesac e Abed-Nego risposero al re: «O Nabucodonosor, noi non abbiamo bisogno di darti risposta su questo punto. 17 Ma il nostro Dio, che noi serviamo, ha il potere di salvarci e ci libererà dal fuoco della fornace ardente e dalla tua mano, o re. 18 Anche se questo non accadesse, sappi, o re, che comunque noi non serviremo i tuoi dèi e non adoreremo la statua d'oro che tu hai fatto erigere».
19 Allora Nabucodonosor s'infuriò e l'espressione del suo viso mutò completamente nei riguardi di Sadrac, Mesac e Abed-Nego. Egli ordinò che si arroventasse la fornace sette volte più del solito; 20 poi ordinò agli uomini più vigorosi del suo esercito di legare Sadrac, Mesac e Abed-Nego, e di gettarli nella fornace ardente. 21 Allora i tre uomini furono legati con le loro tuniche, le loro vesti, i loro mantelli e tutti i loro indumenti e furono gettati in mezzo alla fornace ardente. 22 Poiché l'ordine del re era perentorio e la fornace era arroventata, il calore uccise gli uomini che avevano gettato Sadrac, Mesac e Abed-Nego nel fuoco. 23 E questi tre uomini, Sadrac, Mesac e Abed-Nego, caddero legati in mezzo alla fornace ardente.
24 Allora il re Nabucodonosor fu spaventato e andò in gran fretta a dire ai suoi consiglieri: «Non erano tre, gli uomini che abbiamo legati e gettati in mezzo al fuoco ardente?» Quelli risposero e dissero al re: «Certo, o re!» 25 «Eppure», disse ancora il re, «io vedo quattro uomini, sciolti, che camminano in mezzo al fuoco, senza avere sofferto nessun danno; e l'aspetto del quarto è simile a quello di un figlio degli dèi. 26 Nabucodonosor si avvicinò alla bocca della fornace ardente e disse: «Sadrac, Mesac, Abed-Nego, servi del Dio altissimo, venite fuori!» E Sadrac, Mesac e Abed-Nego uscirono dal fuoco.

sei tesoro nascosto
in un castello abbandonato
tu non li ascoltare,
ancora non sei nato

alma (alma=anima o ama), ruota, danza
servi il Re di Re
canta come il merlo
entra in risonanza

mangia la montagna
alzati dal letto
brucia la menzogna
il cammello è sul tetto

mangia la montagna
alzati dal letto
brucia la menzogna
il cammello è sul tetto

La Musica è stata creata con la tecnica del Mash Up audio.

Diario di un TerroArtista: Akira Basho aveva finalmente spezzato il Codice che teneva prigioniera la sua mente. Le sue percezioni non erano più offuscate da false realtà: vedeva chiaramente le strutture artificiali che avevano inquinato i suoi pensieri, proiettate da un sistema creato per tenerlo sotto controllo. Era finalmente pronto a combattere la Maya Cibernetica e a smantellare ogni falso costrutto che gli impediva di conoscere le verità più profonde della Realtà di Base. Si sentiva non solo libero, ma armato della consapevolezza e della determinazione necessarie per distruggere le ombre che fino a quel momento avevano castrato la sua esistenza. Ogni illusione distrutta era un passo in più verso la sua rinascita, e l'annientamento del vecchio sé prigioniero. Il Codice era stato rotto.

Code Breaker: È qualcuno che cerca di penetrare oltre la superficie delle cose per scoprire verità fondamentali, che siano di natura scientifica, spirituale o filosofica.

È una persona capace di comprendere o svelare le strutture profonde o nascoste che regolano il mondo che ci circonda, al di là delle apparenze superficiali. Potrebbe trattarsi di qualcuno che "rompe il codice" della realtà percepita, trovando connessioni e verità nascoste nelle strutture sociali, culturali o persino fisiche.

E' il Guerriero che "rompe il codice" e uccide le illusioni.

Chi riesce a vedere oltre le illusioni della realtà percepita per comprendere verità più profonde. Queste persone, come i mistici, sarebbero in grado di "rompere il codice" delle strutture mentali e culturali che limitano la percezione umana.

Questo individuo sarebbe capace di "rompere il codice" di tale simulazione, comprendendo come funziona il "programma" che definisce la nostra esperienza del mondo.

Un Reverse Engineer della Realtà. Qualcuno che cerca di comprendere e decodificare i meccanismi fondamentali del mondo che ci circonda, applicando un processo di analisi inversa rispetto a come normalmente percepiamo o comprendiamo la realtà.

Aveva questa teoria, che il tempo fosse un'illusione; il motivo per cui aveva creato questa opera era che in qualche modo aveva momentaneamente perforato questa illusione, questo velo del tempo;

Questa opera l'aveva scritta davvero in fretta. Era semplicemente fluita fuori da lui. Sentiva di essere in qualche modo un canale, o qualcosa del genere.

Lucifero aveva creato questa illusione del tempo per far dimenticare all'uomo che Cristo stava per tornare e che il regno di Dio stava per arrivare. Stava cercando di farci dimenticare che Dio è imminente. E questo attraverso il tempo, una sorta di sogno ad occhi aperti continuo, una distrazione.

Questi momenti che l'autore definiva esperienze liminali, esperienze di frontiera erano ormai momenti che stavano diventando la norma; queste molteciplità, queste distinzioni, inviavano differenze che avevano creato grandi difficoltà al vecchio pensiero;

Il personaggio principale possiede maestria e capacità nel rappresentare, quindi il personaggio principale è una mente che è ancora la da venire; questa storia è singolare si, ma di fatto è la storia dopo la storia;

9 «Quando il faraone vi chiederà: Fate un prodigio a vostro sostegno! tu dirai ad Aronne: Prendi il bastone e gettalo davanti al faraone e diventerà un serpente!». 10 Mosè e Aronne vennero dunque dal faraone ed eseguirono quanto il Signore aveva loro comandato: Aronne gettò il bastone davanti al faraone e davanti ai suoi servi ed esso divenne un serpente. 11 Allora il faraone convocò i sapienti e gli incantatori, e anche i maghi dell'Egitto, con le loro magie, operarono la stessa cosa. 12 Gettarono ciascuno il suo bastone e i bastoni divennero serpenti. Ma il bastone di Aronne inghiottì i loro bastoni. Esodo 7,9



Mash Up : Bz Akira Santjago

ESCI DAL CIRCO, ENTRA NEL MIO MONDO;

Siete voi i Pagliacci, che tra vittimismo e autocompiacimento, sgomitate per salire sui nuovi palchi (liberi?) perchè volete solo sbigliettare e/o perchè volete trasformarvi sotto sotto, in un nuovo ducetto con la folla ritardata in delirio sotto (vedi Fiasco Rossi); la vostra è circonvenzione di incapaci, sappiatelo; secondo me un artista più che fare interviste e ciarlare, spesso delirando, e stare sul palco, crea, ha quell'urgenza creativa che è incontenibile, deve esprimersi e crea, e nel farlo autoguarisce, canalizzando e trasformando rabbia e non solo; questo tra l'altro è per me il punk, non certo lo sono le creste colorate e i piercing;

non vi sto bene perchè sono una Voce tra due Fuochi, un Man in the Middle; provano ogni volta a distorcere la mia storia e a dipingermi come non sono e infilarmi in bocca cose che non ho mai detto, cose che sono l'opposto di quello che voglio dire; ci provano, perchè sono nel panico e questa cosa non sanno come fermarla e non la possono fermare; uso la maschera per infiltrarmi nello Spettacolo, ma non ne ho mai fatto parte; ne ho usate diverse, ho usato anche la vostra maschera, quella che meglio vi rappresenta, quella del Pagliaccio, che è solo una tra le tante; le ho usate, unicamente per fare a pezzi e snowcrashare lo Spettacolo; i veri Pagliacci siete voi... che continuate a stare sui palchi spettacolari, Pagliacci deliranti e incapaci;

Livello di lettura della videomusica : avanzato. Nella penultima videomusica, la parte maschile e quella femminile si sono finalmente unite; in quest'ultima videomusica vanno in esplorazione nel mondo interiore, nel mio mondo interiore. Attraverso la comprensione del codice (reversing) di questo mio mondo interiore, giungono a vedere un qualcosa... una voce interiore giudicante. Questa voce può essere collegata all'influenza tossica di tutte le figure giudicanti che ho incontrato nella mia vita. In questo senso, nella videomusica si vedono, infine, la parte maschile e femminile che insieme arrivano, attraverso le figure del joker/v per vendetta/ribelli infiltrati, ad uccidere con lo SnowCrash questa voce interiore autosabotante, associata al presentatore dello Spettacolo. In senso macro il tutto è legato all'uccidere, nella nostra testa, la voce del mainstream che continua a soffocarci dentro questa cappa immaginativa tossica; mondo interiore = mondo esteriore. Ora se ci riuscite, provate a leggere le altre 200 e passa mie videoopere cosi, in senso spirituale. #sietevoiipagliacci

un Agente del Caos, perchè porta scompiglio, è l'imprevisto che arriva da oltre le mura, il Super Errore, perchè irrompe all'improvviso, infiltrandosi nello Spettacolo, come l'appestato che si infiltra nella Corte di Re Prospero della Maschera della Morte Rossa di E.A.Poe, tra i mascherati/Preti dello Spettacolo/Pagliacci, per infettarli con lo SnowCrash, squarciare i veli della menzogna e tirar giù il teatro spettacolare; ed è proprio entrando nel suo mondo interiore che riesce nell'impresa;

Zero Day - Diario di un TerroArtista:

L’oscurità della sala di controllo è rotta solo dalla luce fredda dei monitor. In uno di essi, un conto alla rovescia avanza inesorabile. Osservi impassibile, le mani congiunte davanti ai tuoi occhi, mentre il timer segna gli ultimi istanti.

«BluNur» dici dolcemente, accarezzandole i capelli corvini, «credo che tu non abbia una fede molto forte, né nell'Eterno, né tantomeno in me. Ma io da solo non sono che una debole creatura, poiché non c’è forza né potenza in me; eppure, in passato, Dio mi ha riempito di furore, ed ha fatto di me una lama forbita e aguzza. Ho fede che Lui, lo farà di nuovo.

00:02:07. La Silicon Life Society, con la sua promessa di un futuro perfetto, è ormai a un passo dal disastro. Hai programmato il malware con precisione chirurgica, calcolando ogni variabile, ogni possibile interferenza. È il tuo capolavoro, il colpo definitivo a un sistema che ha reso schiavi gli R-Human e le loro menti, mascherando la prigionia da utopia.

«Ascoltami piccola BluNur: nelle prossime ore, assisteremo alla fine di una razza malvagia e al crollo di un impero marcio. Attorno a noi, Cyborg malvagi moriranno a migliaia, e la terra si aprirà, facendo crollare immense Torri di Metallo e MegaPlast, che avevano sfidato il cielo.»

«sì, la morte ci è saettata attorno come una pioggia di aghi e sangue, eppure siamo scampati senza danno. Questa non è solo opera dell’uomo! No, è stata una Potenza... La Potenza più grande! Quella che mi ha guidato da un capo all’altro della Megastruttura, e mi ha condotto fino ai Livelli Nexus della Netsfera... e poi mi ha aiutato a fuggire, e mi ha condotto dall'unica entità in tutta la Città che mi avrebbe fornito le informazioni di cui avevo bisogno: un'IA benigna molto antica, nell'inespugnabile fortezza della TOHA.»

«Quella Potenza mi ha guidato in salvo, fuori dai Livelli Nexus della Netsfera, ed ha fatto in modo che attraversassi il ponte pericolante, che è crollato non appena ho messo piede nella TOHA.»

00:01:04. Le luci nei corridoi fuori dalla sala di controllo cominciano a tremolare, segno che qualcosa di profondo sta cambiando. Senti un fremito di soddisfazione. Anni di pianificazione, di attesa, di lavoro nell’ombra stanno finalmente per dare frutto.

«Credi forse che, dopo avermi condotto fin qui facendo tali miracoli, quella Potenza mi abbia abbandonato? No! Il male prospera e domina le Città e il Labirinto di Metallo e i luoghi malvagi della Megastruttura, ma Dio si leva e colpisce per favorire i giusti, ed essi hanno fede in Lui.»

Per la prima volta, BluNur sorride con la spontaneità propria di una fanciulla normale, e tiri un sospiro di sollievo. I fantasmi le inziano a scomparire dagli occhi, già vedi il giorno in cui quelle terribili esperienze non sarebbero state che un vago sogno sbiadito.

00:00:42. Un’ultima occhiata ai monitor, alle immagini delle torri digitali e dei flussi di dati. Tutto ciò che ha rappresentato il potere incontrastato della Silicon Life Society sta per crollare, come un gigante dai piedi d’argilla.

Getti uno sguardo sui monitor, la Città dell'Imperatore Herod sta per collassare. Pensi alla miriade di Cyborg che verranno schiacciati sotto le sue rovine. Ti torna alla mente il ricordo dei loro crimini odiosi, e il tuo sguardo s’indurisce.

"Poiché Tu hai fatto di una città un mucchio di macerie; e di una città fortificata una rovina;"

00:00:11. Chiudi gli occhi per un istante, assaporando il momento. Poi, con un sospiro quasi impercettibile, li riaprì. Il conto alla rovescia raggiunge il suo culmine.

«BluNur» sospiri «ho visto avverarsi con i miei stessi occhi le profezie. Erano ubriachi, ma non di vino! No, la loro bevanda era sangue, e sono affondati orribilmente in quella marea rossa.»

Prendi la fanciulla per mano, e ti dirigi verso i piani alti del REBOP. La tua Skinsuit è stata ridotta a brandelli. Sei stato ferito, graffiato e il tuo corpo era pieno di lividi. Ma ora nei tuoi occhi splende il dolce ricordo della luce chiara e tranquilla della serenità.

00:00:00. Un silenzio irreale cala sulla Città. Poi, come una marea crescente, il caos inizia a diffondersi. I server si spengono, le connessioni si interrompono, le informazioni vitali scompaiono nel nulla. Le grida di allarme e disperazione si mescolano al crepitio dei sistemi in sovraccarico.

L’Impero di Silicio inizia ad implodere, pezzo dopo pezzo, byte dopo byte. Osservi compiaciuto. È lo Zero Day, e con esso la fine di un’era.

«ho vagato, inciampando, sanguinante attraverso un groviglio di tubazioni deformate, gusci arrugginiti dimenticati e armi abbandonate, fino a che il buio è scomparso ed è giunta la luce. non la bluastra, pallida luce artificiale, ma la calda e morbida carezza della luce solare, così bella nel suo splendore d'oro che sembrava rendere viva la mia carcassa bionica in frantumi. Ora Entra nel mio Mondo» Akira Basho

Enter My World




MashUp: Bz Akira Santjago

Questo MashUp videomusicale, nasce dal tentativo di Mashuppare la mia parte Hacker (maschile) con la mia parte Artista (femminile), il Reverse Engineer con il Mashupper/Compositore. É più che un tentativo, è uno dei MashUp più importanti della mia vita.

A chi non apprezza quello che creo e non apprezza la mia musica e ci tiene tanto a farmelo sapere, ricordo che non cerco applausi. Come direbbe Dario Fo, il mio clima psicologico è sempre stato ed è, rimane.. il gioco, l'esplorazione. Riguardo gli applausi, citerei Mogol/Battisti, in Nessun Dolore (canzone che dovrei dedicare a tante persone/troppe, anche rimanendo solo nell'ambito della semplice amicizia). La citazione comunque è questa:

"L'applauso per sentirsi importante
Senza domandarsi per quale gente"

"Immagina di essere all'interno di una gabbia: essa può essere enorme, immensa, di miliardi di chilometri quadrati, oppure stretta pochi metri. Ma il tuo potere su te stesso resta identicamente assoluto: solo tu puoi decidere cosa fare o non fare, non importa quanto larga, o stretta, sia la tua gabbia. Se poi inserisci le interazioni nel quadro, ecco che ciò che decidi di essere e fare influenza inevitabilmente tutto ciò che hai intorno. Come esempio pratico: nei lager c'erano prigionieri che diventavano ostili e approfittatori verso altri prigionieri, peggiorando la loro condizioni di vita. Altri prigionieri invece si aiutavano a vicenda, pur nei margini minimi di cui erano capaci. Gli uni e gli altri creavano, attorno a sé, diversi contesti con diverse probabilità di sopravvivenza. Persino in una condizione miserevole come quella, creavano condizioni di vita per se stessi migliori o peggiori" Stefano Re

Halt and Catch Fire, indicato con la sigla mnemonica di HCF, è un'istruzione fittizia del linguaggio assembly - intesa prevalentemente come uno scherzo - che è stata usata per definire istruzioni solitamente non documentate che portano la CPU in uno stato da cui può essere fatta uscire solo con un reset.

Solitamente con la sigla HCF si descrive una o più istruzioni non documentate presenti in molte architetture e utilizzate per poter effettuare agevolmente particolari test durante lo sviluppo dei prodotti, ma che non sono da utilizzarsi nella normale operatività.

HCF



La poesia di Basho, condotta con gli strumenti colti propri della cultura classica cinese e giapponese e della filosofia Zen, è caratterizzata da un linguaggio chiaro e conciso, quasi rarefatto nella sua liricità. La compresenza di elementi del vivere quotidiano, spesso umili, e dei segni delle emozioni del poeta, immerso nella natura e in colloquio con gli antichi, in una mescolanza di bellezze universali e di oggetti comuni, di banale e caduco e di sublime ed eterno, è forse la massima espressione dell'opera di Basho.




Mash Up : Bz Akira Santjago
Music : Urusei Yatsura - M-11

"Era la tua più grande ambizione creare un gioco di ruolo che fosse indistinguibile dalla Realtà. A questo scopo hai convertito elementi della tua vita in contronarrazione artistica. E non c'è nulla di male. Gli Artisti sono così."



Questo MashUp VideoMusicale contiene Pubblicità Occulta;

Akira smonta le cose;

La natura aveva maledetto Akira Pepper (Dr. Pepper), regalandogli una curiosità incontenibile, che sembrava crescere in modo esponenziale col passare degli anni. Tuttavia quel dono/maledizione era stato almeno mitigato dalla benedizione di due mani e una mente abili abbastanza da soddisfare la sua ossessione, il più delle volte.

Spaghetti Hacker - bash from Akira Basho on Vimeo.


Mash Up : Bz Akira Santjago
Musica : Fitz & The Tantrums - The Walker

"Ho cercato, per tutta la vita di essere un Hacker Culturale. Smontare l'informazione e la conoscenza per cercare di capire cosa c'è dietro. E poi rimontarla in modo diverso da come era o da come sembrava, trovando le giunzioni tra cose apparentemente eterogenee. Non è facile, ma quando ci si riesce, è affascinante." Spaghetti Hacker

il cybercrime non è hacking; il cybercrime è una fogna digitale; l'hacking è gioco, esplorazione, innovazione, creatività; non c'è hacking nel cybercrime;


dopo aver reversato il Kernel Space, e aver nascosto la bomba logica, Akira Basho abbandona i livelli Nexus della Netsfera; ora mancano 180 secondi;

"nascosta all'interno del Kernel c'è una bomba logica, un malware, un codice dannoso progettato per essere eseguito in circostanze che hai programmato." Akira Basho




"conoscerete la verità e la verità vi renderà liberi" Gesù;

"Discipline, as understood by a warrior, is creative, open, and produces freedom. It is the ability to face the unknown, transforming the feeling of knowing into reverent astonishment; of considering things that exceed the scope of our habits, and daring to face the only war that is worthwhile: The battle for awareness." Castaneda;


se vuoi Hackerare te stesso devi scendere in profondità. Devi comprendere come funziona il tuo Mondo Interiore. Se vuoi essere la versione migliore di te stesso devi fare puro Reverse Engineering; devi scoprire quanto è profonda la Tana del Bianconiglio, illuminare i tuoi Abissi più oscuri. Follow the White Rabbit;
Music : Abysses - Worakls


Halt and Catch Fire (fermati e prendi fuoco), indicato con la sigla mnemonica di HCF, è un'istruzione fittizia del linguaggio assembly, che è stata usata per definire istruzioni solitamente non documentate che portano la CPU in uno stato da cui può essere fatta uscire solo con un reset.



Akira Basho si introduce all'interno dei livelli Nexus della Netsfera ed inserisce il virus dello SnowCrash, il Malware/Bomba Logica che poco tempo dopo, avrebbe annientato l'I.A. Lucifer scombinando pesantemente i piani della Silicon Life Society.




Musica e Voce : Pino Scotto
MashUp Video : Bz Akira Santjago

Non bisogna credere che sia semplicemente un Uomo che si sia voluto divertire ad abitare Sotto la Terra. Fa delle Cose che nessun altro Uomo sarebbe capace di fare; sa delle Cose che i Non-Morti ignorano.



Peperu Revolution - Bz Akira Santjago Feat. Mr. Rebop from snowcrashproject on Vimeo.



Piccolo Esperimento : Bz decide di Giocare e Videomusicare un breve REBOP Coding di Mr. Rebop;

"Real Art is Play, and Play is One of the most Immediate of All Experiences" Hakim Bey



And That Sight Becomes This Art - Bz Akira Santjago from snowcrashproject on Vimeo.




alla mia Compagna Rita Cavallaro;

"Nella Tua Luce ho imparato ad Amare,
nella Tua Bellezza a scrivere Poesie.
Danzi nel mio petto,
dove nessuno può vederti,
ma qualche volta io Ti vedo,
e quel Vedere diviene quest’Arte." Rumi

e a Dio, il Misericordioso, il Compassionevole;


Bad Trip - Bz Akira Santjago from snowcrashproject on Vimeo.




la Benda sull'Occhio di Jena Plissken, non è Monocolismo, ma Pirateria Acara; questa non è Roba per Poser; il Bambino ha un Occhio del Sole e un Occhio della Luna;



Cretini Invasion - Bz Akira Santjago Feat. Dagon Lorai from snowcrashproject on Vimeo.

La mia nuova VideoMusica in collaborazione con l'immenso Artista Acaro Dagon Lorai;
Musica e Voce : Dagon Lorai;
MashUp Video : Bz Akira Santjago;

Cretini con la Faccia da Sbirro, creati con lo stampino dallo Spettacolo, orgoglioni del proprio Cellulare Green, tutti in fila e in ordine come Robottini, invadono il nostro Pianeta. Il TerroArtista li disorienta con le sue Bombe d'Arte e mantiene la giusta distanza sociale, per questioni di sopravvivenza e perchè ha altre vette da scalare.



Hack The Planet - Bz Akira Santjago from snowcrashproject on Vimeo.




Questa Videomusica è dedicata alla mia compagna Rita Cavallaro, incredibile Artista Acara, una delle Massime Esponenti dell'Acarismo nel Mondo, a Fabio Curetti, Acaro TerroArtista 71338, e ai miei Amici Artisti Acari






Orange8
Blues-folk-psichedelico.
Valentina Criscimanni - Voce e Chitarra
Sergio Ferrari - Chitarra
Federico Mieli - Piano Elettrico
Riccardo Verni - Tabla
Bz Akira Santjago - MashUp Video



sono tornato dal mare e ho deciso di fare il video dei miei flash, con i capelli ancora sporchi di sale, perchè nella videomusica sto al mare; per molti è un dettaglio insignificante;

"Nella storia, i Giusti, hanno mai avuto una Vita facile?"
"Mai e i Maestri, tutti, hanno sempre avuto Vite disastrose, anche se Speciali e piene di cose Speciali;"



Immagina - Bz Akira Santjago Feat. PensieroCroma from snowcrashproject on Vimeo.


"Immagina, PensieroCroma (Bonazzi, Curetti, Somovigo, Bono feat.Aroni) 2012- Cd Soglie. Dopo trent'anni nel cassetto questa musica di Giuseppe prende vita e il tema di chitarra non può essere che "e allora dai dai..."


Talking Trash - Bz Akira Santjago Feat. Pino Scotto from snowcrashproject on Vimeo.




"Ancora 1omaggio dell'artista Bz Akira Santjago con cui condivido la stessa liberta' artistica...E' piu' facile generare paure che costruire un muro🤘🏽🙏🏻" Pino Scotto



SnowCrash Project - Bz Akira Santjago from snowcrashproject on Vimeo.


Se il Mondo che siamo costretti ad accettare è Falso e niente è Vero, ogni cosa è Possibile. Dai un calcio alla Ragione e fai spazio all'Impossibile.



Sogno d'Eroe - Bz Akira Santjago Feat. InAcustico from snowcrashproject on Vimeo.




in collaborazione con gli InAcustico di Fabio Curetti;

Quello che sogno, lho già vissuto, lo sto vivendo, lo vivrò;



from Bz Akira Santjago on Vimeo.




"Questo è un omaggio dell'artista Bz Akira Santjago al mio atto di redenzione "Before It's Time To Go" dal nuovo album Dog Eat Dog✌✌✌" Pino Scotto


The TerrorArtist CookBook from bz akira santjago on Vimeo.



ringrazio, per la voce, l'Artista Libero Fabio Curetti degli InAcustico e per i meravigliosi LaLLaLa la Super Fiber Artista Rita Cavallaro;

"mi chiamo Akira Basho, e sono un TerroArtista;

colui che è un Terrorista per qualcuno, per qualcun altro è un Combattente per la Libertà; cosa è invece un TerroArtista?





Super "B" Movie - Bz Akira Santjago from bz akira santjago on Vimeo.


Chombatta, è il 2020 e questo è un Monster MashUp CyberPunk, tratto da una Storia Vera;

Per le voci, un ringraziamento speciale all'Artista Libero Acaro e Samurai Fabio Curetti, degli InAcustico e a Zio Tibia CyberPunk;



Monster MashUp - Bz Akira Santjago from bz akira santjago on Vimeo.




la voce, per alcuni parlati, questa volta me lha prestata il mio grande acaro amico e grande artista libero Fabio Curetti ( www.inacustico.it ); direi che l'esperimento è perfettamente riuscito no?







"La nostra critica cominciò come comincia ogni critica, con il dubbio. Il dubbio divenne la nostra narrazione, eravamo alla ricerca di un nuovo racconto, il nostro.






"Io auguro veramente che l'umanità inciampi in un sentimento di Libertà e la esiga, come un affamato è giusto che esiga da mangiare e un assetato di bere" (Silvano Agosti)



L'AntiCerb - Bz Akira Santjago Feat. Il Ristretto from bz akira santjago on Vimeo.





Musica, Parole e Poesia de Il Ristretto (Vittorio Rosa);
Mash Up Video by Bz Akira Santjago




UFO Music, Underground Freak Out Music, oltre a essere un mio progetto secondario di creazione di Freak Track, qualcosa tra esercizi di composizione, colonne sonore e un qualcos'altro che viene dallo Spazio Esterno come un Unidentified Flying Object
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